LAVORARE SULLA MEMORIA:

COSTRUISCO LA MIA BIOGRAFIA – “IO MI RICORDO”


Nella fase di vita della vecchiaia la memoria e le altre principali funzioni che ci consentono di comprendere l’ambiente in cui viviamo sono spesso compromesse. Queste funzioni sono l’attenzione, il pensiero, il linguaggio, la capacità di orientamento spazio-temporale e, come detto, la memoria.

L’insorgere di tali compromissioni genera nella persona un sentimento di malessere e disorientamento e determina difficoltà pratiche e psicologiche di vario tipo. I livelli di deficit possono essere di entità e gravità differente, determinati da patologie tra loro diverse, ma tutti portano ad un peggioramento della qualità di vita del soggetto.

 

Obiettivi:

In una prospettiva di “Life Span Theory” (Baltes e Reese; 1986),  ovvero di psicologia del corso di vita, vogliamo intendere come possibile il mantenimento di abilità residue nell’anziano e, soprattutto, il senso di benessere.

All’interno di tale cornice è pensato uno spazio di intervento che si prefigge di lavorare sul benessere complessivo della persona. Grazie all’utilizzo di attività di stimolazione cognitiva ed emozionale è possibile la riattivazione delle restanti competenze e contemporaneamente ritardare il deterioramento delle funzioni sovra elencate.

Attraverso un’attività ludico-ricreativa, vogliamo aiutare l’anziano a orientarsi rispetto all’ambiente e allo spazio che lo circonda e rispetto alla propria esistenza, al fine di dare continuità all’identità, rafforzare il senso di sé e favorire la socializzazione.

All’interno di tale processo l’aspetto dell’emozionalità ha quindi una posizione centrare, attraverso l’interazione accogliere e valorizzare le emozioni espresse dall’anziano.

 

Modi, tempi  e Attività:

Le attività proposte nel laboratorio sono volte a rafforzare il ricordo di eventi del passato autobiografico dei partecipanti, la storia personale, attraverso la stimolazione della memoria a lungo termine. Il ricordare ed il raccontare coinvolgono anche l’utilizzo appropriato del linguaggio, cioè il linguaggio nella comunicazione con l’altro, che diviene a sua volta un facilitatore del richiamo mnestico e favorisce l’emergere di emozioni piacevoli. Ciò motiva un senso di benessere nella persona anziana, proprio perché il ricordo delle emozioni può essere portatore di continuità rispetto al senso di identità personale, permettendo anche di contrastare vissuti di isolamento, frustrazione e depressione, che spesso la persona, in questa fase della vita, può avvertire. 

 

Le attività ed i temi proposti sono centrati quindi sulla verbalizzazione della propria storia, in uno spazio di memoria condiviso con il gruppo, favorendo l’interazione e lo scambio tra i partecipanti. 

Per permettere l’attivazione del ricordo e della narrazione viene impiegata una tecnica di stimolazione multi sensoriale –visiva, uditiva, verbale e scritta- supportata dall’utilizzo di materiali fotografici, audio-visivi, articoli, oggetti personali, capaci di favorire il ricordo attivo. 

 

Il lavoro è pensato all’interno della dimensione del piccolo gruppo, per permettere l’emergere e l’esplorazione dell’esperienza passata di ciascun partecipante. Il livello di stimolazione è regolato sulle risorse soggettive della persona e del gruppo dei partecipanti.

Gli incontri proposti si svolgono con una cadenza bisettimanale, ognuno della durata di circa due ore.


a Cura della Dott.ssa  Sara Cruciani